
Lettura dei Capitoli del romanzo di Alessandro Manzoni – a cura di Luca Doninelli
“Par che ci sia un pianeta per me, in questo Milano” (cap. XXXIV)
Una città unica, Milano. E poi la sua metafora per eccellenza, I Promessi Sposi. Quasi il suo specchio, la sua interfaccia presente. Città meticcia per eccellenza, accogliente come nessuna. I Promessi Sposi come occasione di contemplazione e interrogazione di sé stessi, perché tutti sappiamo che è in quel guardare sincero, appunto povero, che si gioca il futuro delle nostre città e della società tutta. Un romanzo europeo, realista, cattolico, illuminista, ironico, tollerante e insieme inflessibile, presenta una forza di attualità che, attraverso la sua lettura e il pensiero degli uomini del nostro tempo, che vivono in una metropoli globale ma particolare, costituisce una formidabile meditazione sul presente e sul futuro.
Il progetto è un’originale Lettura dei Promessi Sposi, curata da Luca Doninelli, direttore artistico del Teatro de Gli Incamminati, che accompagnerà in ogni puntata numerose e diverse personalità civili che hanno accettato, con gusto e desiderio di riscoperta, di paragonarsi con il testo manzoniano: Stefano Boeri, Riccardo Bonacina, Adolfo Ceretti, Ferruccio De Bortoli, Filippo Del Corno, Gioele Dix, Mina Gregori, Armando Besio, Ermanno Paccagnini, Marina Terragni, Roberto Vecchioni, Eugenio Borgna ed altri. E’ invitato anche l’Arcivescovo di Milano, Sua Eccellenza Mario Delpini.
I primi quattro appuntamenti:
9 novembre – ore 18.30 Capitolo primo
QUEL RAMO
Si comincia sempre dalla bellezza
ospite Erasmo Figini -architetto
legge Fabio Zulli
Nel primo incontro dedicato ai “Promessi Sposi” incontriamo la causa di tutta la storia narrata: un prete pauroso viene minacciato dai sicari di un signorotto prepotente affinché non celebri il matrimonio tra due giovani del paese. Ma il romanzo non si apre su questa scena: c’è una Bellezza insopprimibile, la struggente presenza di un ordine che tocca il cuore. Tutto ha inizio da lì. E’ lo stesso punto da cui è iniziata l’opera di Erasmo Figini, fondatore di Cometa, una delle opere sociali più straordinarie e innovative, sull’altro ramo dello stesso lago.
23 novembre – ore 18.30 Capitolo secondo
CHE VUOL CH’IO FACCIA DEL SUO LATINORUM?
I senza-potere
ospite Alessandro Banfi – giornalista
legge Valerio Bongiorno
Nel Secondo Capitolo del romanzo facciamo la conoscenza dei due sposi, dei senza-potere, di chi non può misurarsi con la prepotenza del mondo, ed è combattuto tra un disordinato desiderio di farsi giustizia da sé e la fiducia in Dio che, a dispetto di tutto, non dimentica nemmeno un capello del nostro capo. La protagonista assoluta del romanzo, Lucia, entra in scena in modo speciale, come sempre accade ai grandi personaggi femminili. Il giornalista Alessandro Banfi ci aiuterà a cogliere l’attualità di queste pagine e il suggerimento che ci viene da esse per affrontare il grido dei senza-potere dei nostri giorni.
30 novembre – ore 18.30 Capitolo terzo
I CAPPONI RESTITUITI.
Giustizia fai-da-te?
ospite Giacomo Poretti – comico
legge Andrea Carabelli
Questo Terzo Capitolo è importante perché mette insieme due episodi a contrasto: prima quello in cui Renzo si rivolge all’avvocato Azzeccagarbugli illudendosi di ricevere giustizia, poi quello di Fra Galdino, ambasciatore di qualcosa di inimmaginabile: una gratuità di cui difficilmente (per non dire mai) l’uomo è capace, ma che è la sola possibilità – non solo per l’uomo religioso, ma per tutti – per poter sviluppare una vita umana su questa terra, nella Città Terrena. Giacomo Poretti ci guiderà, con la sua intelligente ironia, nella conoscenza di questo supremo paradosso della vita.
14 dicembre – ore 18.30 Capitolo quarto
COSA RESTA DI UN UOMO DOPO LA TRAGEDIA?
Padre Cristoforo
ospite Don Claudio Burgio – Cappellano della Casa Penitenziaria minorile Beccaria
legge Tiziano Ferrari
In questo Quarto Capitolo grande tema è quello dell’educazione. L’uomo che Ludovico uccide lo perdona prima di morire, e chiede il suo perdono. Anche l’incontro con la famiglia del morto è toccante, come lo è il lascito alla famiglia del servitore morto con l’assunzione del suo nome. La violenza e la prepotenza sono sempre possibili per tutti noi, ogni giorno. Eppure ciascuno di noi possiede un «fondo» che spesso non conosce e di cui si accorge magari solo in punto di morte, come accade all’uomo ucciso da Ludovico. Don Claudio Burgio, cappellano presso il carcere minorile “Beccaria”, ci offrirà la sua testimonianza.
DOVE
Spazio Banterle – Largo Corsia dei Servi, 4, 20122, Milano (presso Centro Culturale di Milano)
M1 (San Babila) – M1, M3 (Duomo)
Bus 54, 60, 61, 73, 84
Tram 15, 23
BIGLIETTI
Prezzo unico 2 euro
Acquisto biglietti presso tutti gli sportelli Vivaticket e online su www.vivaticket.it
Apertura biglietteria presso Spazio Banterle ore 17.30
PRENOTAZIONI
Prenotazioni a biglietteria@incamminati.it
Ritiro biglietto 30 minuti prima dell’inizio